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Chiesa  di Sant’Agata

Del XVII secolo, è dedicata a Sant’Agata Vergine e Martire. A partire dal 1847 è stata sottoposta a diversi restauri; l’ultimo, che ha interessato il tetto e gli interni, risale a qualche anno fa. Presenta un parato di pietra viva e malta sobrio e robusto, movimentato da elementi semicircolari che si addossano ai lati della facciata fino a due terzi dell’altezza dell’edificio. La pianta è a croce greca, con absidi e cappelle negli angoli della croce, quattro grossi pilastri con capitelli ionici ed un ampia cupola centrale. L’altare centrale in marmo, che contrasta con i colori della restante parte, è un elemento aggiunto in uno dei restauri per sostituire un grosso altare in legno. Bella è la pala d’altare raffigurante “Il martirio di Sant’Agata” (sec. XVII). E’ situata nell’attuale Piazza XI Febbraio.

Chiesa di San Nicola

Situata lungo Via Roma, è in stile romanico (sec. XIII), ma non è nota la data di costruzione. Sembra che alla base della nascita di tale luogo di culto vi fosse l’esigenza delle Confraternite religiose di riunirsi. Successivamente, si arrivò a trascurare la costruzione, tanto che nel 1846 il Vescovo della diocesi di Frosinone decise di emettere un decreto di chiusura al culto poiché minacciava rovina ed era addivenuta vera stalla di animali. La facciata è caratterizzata dalla grandezza del portale, scolpito in marmo con molta cura, che risale agli inizi del XIII secolo. Sulla facciata, sovrastante il portale, domina un maestoso rosone ed archetti intrecciati, con otto colonnine. L’altare domina dall’alto tutta la chiesa; per raggiungerlo infatti bisogna salire una scalinata composta da otto gradini.

Chiesa della Strammetta

Si trova ai margini dell’abitato, in Via Principessa Gabrielli, e prende il nome dalla stramma (ampelotema tenax), che nasce in abbondanza nella zona. Si tratta di un edificio compatto, a capanna semplice, al quale si accede tramite alcuni gradini. All’interno presenta  numerosi affreschi. E’ proprietà privata e chiesa di culto.

Chiesa della Madonna del ponte

Situata sulle sponde del fiume Amaseno, si ipotizza che sia stata costruita in epoca romanica. Dagli archivi comunali risulta che la sua costruzione è iniziata nel 1851 probabilmente come ampliamento di una chiesa preesistente. Risulta infatti, da un documento del XVII secolo che nella zona tra Prossedi e Priverno vi era una chiesa dedicata alla Madonna di Loreto dove ogni anno si celebrava la sua festa con particolare devozione. La chiesa venne edificata secondo la direttrice est-ovest, con la porta principale in prossimità di un piccolo ponte di pietra (del quale sono rimaste poche tracce) che permetteva di oltrepassare il fiume. Questo ponte, abbastanza stretto e pericoloso venne sostituito, agli inizi del 900 da un nuovo ponte che permetteva un transito più sicuro costruito a qualche decina di metri di distanza dal precedente. La chiesa subì pesanti danni in seguito alla guerra tanto che si decide di riedificarla ex novo. Si pensò bene di non orientarla più verso il vecchio ponte, che era divenuto inutilizzato, ma di fabbricarla secondo la direttrice nord-sud con la facciata principale verso la nuova strada. Si tratta di una costruzione a pianta rettangolare, la cui facciata è del tipo a capanna semplice con la presenza della porta d’ingresso e un’ampia finestra circolare. L’interno non presenta decorazioni di alcun tipo. Sulle due pareti laterali si trovano i 14 misteri gloriosi della vita di Gesù e sulla parete frontale si trova un quadro, raffigurante la Vergine, di recente fattura.  L chiesa viene illuminata da due bucature poste sui fronti laterali e dell’apertura circolare posta sulla facciata principale. La copertura è a capriata con travi e tavole a vista. Ai locali della sacrestia si accede per mezzo di due porte poste ai lati dell’altare. Nel corso degli anni ha subito diversi restauri che hanno alterato l’aspetto originario, lasciandone intravedere solo alcuni elementi.

Chiesa della Madonna delle Grazie

Chiesa di San Michele Arcangelo 

La chiesa è stata interamente ricostruita nel 1924, vicino alla vecchia struttura distrutta durante un incendio nell’anno 1921. Essa presenta un protiro e un piccolo campanile con copertura a capanna composita; il suo interno è a tre navate divisa da 12 colonne. Il soffitto, a capriate, presenta modeste decorazioni.