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Il sapore inconfondibile, la loro straordinaria fragranza, la tenerezza del cuore e la morbidezza delle foglie, oltre al fatto di contenere tanto ferro e fibra, ne fanno uno dei prodotti più presenti nella ristorazione Lepina. Si mangiano crudi o variamente preparati: fritti, stufati, ripieni, alla giudia, sottolio, lessi, arrosto, al tegame.

In particolare, il carciofo romanesco, di forma sferica e compatta, con foro all’apice, colore verde e violetto, diametro non inferiore a 10 centimetri, coltivato e raccolto da gennaio fino a maggio, ha ottenuto nel 2002 il marchio IGP (Identificazione Geografica Protetta).

Carciofo al forno

Nel territorio Lepino sono tre i comuni sul cui territorio si coltiva il carciofo romanesco IGP. A Sezze il carciofo ha una radicata tradizione: si narra che i contadini abbandonavano le proprie abitazioni per alcuni mesi, dedicandosi alla cura e alla coltivazione del carciofo. Questo ha fatto sì che, anche prima dell’importante riconoscimento europeo, questo ortaggio fosse la punta di diamante dell’agricoltura locale.

Oltre alla coltivazione, a Priverno è molto sviluppata l’attività di trasformazione e i saporiti, compatti e croccanti carciofini di Priverno sono inconfondibili. Questo modo di conservazione si è sviluppato negli anni ’60 quando le famiglie della zona acquistavano i carciofini dai contadini. Venivano poi lessati in una piccola caldarella con acqua e aceto, lasciati ad asciugare sopra grossi panni e, quando erano ben asciutti, confezionati in sacchetti di plastica per poi andarli a vendere a Roma. Oggi queste attività familiari si sono trasformate in industrie locali che lavorano complessivamente quasi 10 mila quintali di carciofini l’anno.

A Sermoneta la coltivazione del principe degli ortaggi è antichissima, probabilmente introdotta dalle comunità ebraiche. I raccolti sermonetani sono di qualità eccellente, perché le carciofaie locali sono state le prime ad avviare sperimentazioni nelle colture per il miglioramento della qualità.

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Carciofi ripieni

DOVE POTERLI GUSTARE..

Sezze

  • Ristorante “Santuccio”, via Santi Sebastiano e Rocco 95
  • Ristorante “Da Barbitto”, via Colli 47
  • Hosteria “Del Gobbo”, via Colli I tratto 6
  • Ristorante “Da Vittorio”, via Roccagorga 33
  • Osteria Piazza delle Erbe, Piazza XX Settembre

SAGRE E MANIFESTAZIONI
Sezze, Aprile: Sagra del Carciofo

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