Ovidio, Marziale e altri antichi poeti hanno più volte descritto nelle loro opere la bontà del vino di Cori. La posizione dei vigneti a 400 metri sul livello del mare, il clima mite e la fertilità dei terreni vulcanici favoriscono la produzione di vini eccellenti.
Tra i vini di uve bianche spiccano il Bellone, il Bombino Bianco, il Greco, la Malvasia bianca di Candia, la Malvasia del Lazio ed il Trebbiano giallo, mentre per le uve a bacca rossa troviamo il Cesanese comune, il Greco Nero, il Merlot ed il Nero buono di Cori.
Si producono mediamente quasi 400 mila ettolitri di vino ogni anno.
L’area dei vigneti ricade nel territorio di Cori e di Cisterna e si producono due vini che hanno acquisito il riconoscimento DOC – Denominazione di Origine Controllata (dal 1971) e una notevole notorietà sul mercato: il Cori Rosso e il Cori Bianco.

Il Cori Rosso è ottenuto dall’uvaggio del Nero buono di Cori, antico vitigno autoctono, e altre uve a bacca rossa coresi. E’ un vino fermo, caratterizzato da un tipico colore rosso rubino, odore gradevole e da un sapore morbido, vellutato e fresco.

Il Cori Bianco, invece, si ottiene dai vitigni di Malvasia bianca di Candia (massimo 70%), di Trebbiano toscano (massimo 40%), di Bellone e di Trebbiano giallo (0-30%). Nelle varianti asciutto, amabile e dolce è caratterizzato da un colore giallo paglierino e da un odore intenso e molto gustoso.
Oltre ai vini DOC, a Cori si producono anche vini IGT (Identificazioni Geografica Tipica).
Le cantine locali confezionano ed imbottigliano ben 34 etichette tra DOC e IGT.

SAGRE E MANIFESTAZIONI

Cori, Ottobre – Sagra dei Vini e dell’Uva

PICCOLI APPROFONDIMENTI STORICI

Il Bellone è un antico vitigno, tanto che Plinio lo cita come “uva Pantastica”, o uva pane, perché i contadini, in alcune zone, poiché l’uva è dagli acini grossi e delicati, veniva gustata dei contadini nelle della zona insieme al pane; ma la verità è che il Bellone è ed era conosciuto con moltissimi altri nomi.

Con le uve Bellone o Cacchione, la più grande cantina sociale della provincia di Latina, la Cooperativa Cincinnato, produce il Bianco dei Dioscuri, un vino asciutto, vellutato dall’intenso profumo floreale. La cantina, produce anche l’omonimo vino affinato in botti di rovere: il Bellone. Dal colore giallo intenso con sentori di frutta matura e vaniglia, è un bianco molto corposo.

Arciprete è una denominazione che viene erroneamente attribuita al vitigno Bellone, di cui forse esso è ecotipo selezionatosi spontaneamente nelle campagne di Cori. Il suo nome deriva da un’antica usanza locale, quando il parroco (o arciprete) del paese, sceglieva questi grappoli e il relativo vino, per la celebrazione dell’eucarestia. Gli acini di questo grappolo presentano un colore giallo paglierino più marcato con profumi più intensi di frutta (mele albicocca) e anice. Identico al Collesanti dell’azienda agricola biologica Marco Carpineti di Cori.

La Malvasia di Candia è un vitigno aromatico, la sua aggiunta in uvaggio con altri vitigni a bacca bianca si distingue immediatamente per il conferimento della tipica aromaticità al prodotto finale. La buccia degli acini è spessa, pruinosa, di colore giallo dorato.

Il Nero Buono di Cori è tra i vitigni autoctoni più antichi d’Italia, la sua origine è tuttora sconosciuta. Coltivato solo nel territorio del comune di Cori e aree strettamente limitrofe, questo vitigno presenta un grappolo di dimensioni medie elevate (250 – 330 g) mediamente compatto. L’acino presenta una buccia mediamente pruinosa, di medio spessore, consistente con un’epidermide di colore rossonero.
L’epoca di maturazione è medio tardiva, la produzione costante non è eccessiva. Necessita di forme di allevamento che garantiscono una buona reazione per controllare limitare il marciume del grappolo compatto. Nelle primavere umide è soggetto ad aborto fiorale. Limitata è la sua affinità con i portainnesti americani.
Se ne ottiene un vino che in purezza può raggiungere i 13° volumetrici, con media acidità (Ph 3,3 – 3,5) e con media acidità fissa (da 5,5 a 6,5 grammi/litro). Il colore è rosso intenso di gusto armonico e piacevole.

Il Cesanese è un vitigno rosso conosciuto maggiormente nella provincia di Roma anche se lentamente si è diffuso nella campagna lepina. Vinificato inizialmente per uso personale della famiglia contadina, oggi il suo profilo aromatico è stato rivalutato contribuendo all’uvaggio di etichette più note.

Dal Libro: “Alla Tavola di Diciannove – Cibo dei Monti Lepini: il futuro di una tradizione” di Roberto Campagna e “I Tesori della Provincia di Latina: eccellenze agroalimentari” della Camera di Commercio di Latina e dalla guida gastronomica della Compagnia dei Lepini.

La Cantina “Pietra Pinta”

L’azienda della famiglia Ferretti porta avanti una sperimentazione che unisce in maniera sorprendente passato e futuro con valori saldi nel presente.
Da inizio Ottocento lavora gli straordinari frutti delle vigne e degli oliveti tra Cori, e le meravigliose rovine storiche e naturali del Giardino di Ninfa.

Molte battaglie storiche hanno segnato la storia di Cori, di cui si serba il ricordo nella leggenda di una pietra dipinta di rosso. Questa “pietra pinta” testimonia le lotte che hanno determinato i destini di Roma: la guerra civile tra Mario e Silla, la dissoluzione della Repubblica e l’inizio dell’Impero romano e l’azienda, nasce nel punto in cui, secondo la leggenda, era presente questa pietra che è stata posta in ricordo del sangue versato in quelle storiche battaglie, così importanti per l’identità e la forza politica della città di Cora. 

Oggi Pietra Pinta sorge su un territorio tra 12 colline vulcaniche, venti del vicino Mar Tirreno, climi miti e ricche acque sorgive, un paesaggio ideale per la coltivazione di uva e olivi.
L’azienda e cantina, frantoio e agriturismo per una visione unica di gusto, prodotti e cura del territorio.

I vini:

Costa Vecchia: due blend che uniscono le anime dell’azienda. Tagli di varietà autoctone ed internazionali in un connubio che vuole esaltare le caratteristiche complementari delle varietà per ottenere vini originali ed allo stesso tempo equilibrati ed eleganti

Pietra pinta bianco e Pietra Pinta Rosso: i vini della linea Pietra Pinta vogliono esaltare le tipicità delle diverse varietà di bianco e di rosso delle sfumature che ottengono nel territorio di Cori. Sono vinificati in purezza per esaltare le identità ed interpretare il territorio e la tradizione

La Pietraia: è la linea più giovane, unione delle diverse varietà coltivate in azienda. Bianchi ricchi di mineralità e freschezza donata dal territorio vulcanico e rossi fruttati ed equilibrati

Vendemmia Tardiva: è nata da un’accurata selezione manuale dei migliori grappoli di Viognier, è  un vino con sentori intensi di frutta secca, vaniglia, albicocche e miele, per una dolcezza che ricorda le colline e vigneti dei primi giorni di settembre

Sito Web: Pietra Pinta

La Cantina “Cincinnato”

La Cincinnato, riconoscendo nella tipicità e biodiversità un gran valore, è da sempre impegnata nel recupero e valorizzazione dei vitigni autoctoni come il Nero Buono ed il Bellone.
L’antico casale dell’Ottocento a ridosso dei vigneti e dal quale si scorge il promontorio del Circeo, accoglie oggi il wine resort ed offre ospitalità rurale e ristorazione di altissima qualità.
Nel 1947 alcuni agricoltori fondano a Cori la Cooperativa Cincinnato con l’obiettivo di trasformare e commercializzare le produzioni dei soci nonché favorire il progresso dell’agricoltura locale.
Il nome fu scelto in onore di Lucio Quinzio Cincinnato, che nel 458 condusse la guerra contro la popolazione degli Equi. Ottenuta la vittoria, rifiutò onori e cariche pubbliche tornando alle sue terre, che la leggenda narra essere situate nella zona della cantina.
Oggi è una moderna cantina che raggruppa 105 soci i cui terreni coprono una superficie di 550 ettari, che caratterizzano il panorama collinare di Cori.

I vini:

Kora: questo vino è un atto di devozione alla città il cui antico nome era Còra. Nero Buono in purezza. Proviene dai vigneti dell’azienda che nel tempo si sono distinti per l’estrema qualità del prodotto. Affinato per 2 anni in botte. Colore rosso rubino intenso, sapore asciutto, strutturato con sentori di cuoio e sottobosco, note balsamiche, profumo armonico e persistente

Enyo:  è la selezione delle migliori uve di bellone: è bellone in purezza, varietà autoctona del territorio di Cori, affina per un anno in acciaio prima di essere imbottigliato. La particolarità di questo vino bianco è la leggera macerazione sulle bucce e la permanenza sui lieviti per la fermentazione malolattica.
Enyo è un rimando alla mitologia Greca che corrisponde alla dea italico-romana chiamata Bellona

Argeo: Argeo è uno dei soci, che ha trasmesso la sua “arte” in vigna a suo figlio e poi a suo nipote, e dal loro lavoro e di tutti i nostri soci, nascono i nostri vini. Cesanese 100%, accurata vinificazione con un leggero affinamento in legno di rovere lo rendono unico ed escluso. Vino dalla forte personalità colore rosso rubino intenso dai sentori balsamici

Lelio: Lelio è uno dei soci, che ha trasmesso la sua “arte” in vigna come Quinto e Argeo. Ottenuto dalla vinificazione in purezza del Nero buono di Cori, recuperato e rilanciato mediante ricerche e sperimentazioni che ne hanno documentato le peculiari caratteristiche qualitative

Quinto: Quinto è uno dei soci, che ha trasmesso la sua “arte” in vigna come Lelio e Argeo. Ottenuto dalla vinificazione in purezza del Bellone, che ne origina un vino fragrante e delicatamente fruttato

Ercole: vino dedicato al Tempio di Ercole (I sec. a.C.) eretto sull’acropoli di Cori. Ottenuto con uve di Nero Buono. Basse rese per ettaro, selezione delle uve e lungo affinamento in botti di rovere lo rendono originale ed esclusivo

Arcatura: Cesanese 100% con un leggero affinamento in legno di rovere lo rendono unico ed esclusivo. Vino dalla forte personalità colore rosso rubino intenso dai sentori balsamici

Raverosse CORI DOC: Raverosse denomina un territorio vitato del comune di Cori caratterizzato da speroni di roccia calcarea di colore rosso che collegano le alture dei Monti Lepini alle colline vulcaniche della campagna corese. La quantità di calore che durante il giorno nutre questa roccia viene di notte restituito lentamente ai vigneti consentendo l’ottenimento di uva di altissima qualità. Il vino presenta un colore rosso rubino, armonico con sentori di frutta rossa matura

Pollùce: Vino rosso da Nero Buono di raffinata eleganza che racchiude in se la terra di origine, prende il nome dai mitici Dioscuri cui è dedicato l’antico tempio di Castore e Polluce i cui resti imponenti arricchiscono il patrimonio archeologico di Cori. E’ un vino dalla forte personalità e colore intenso

Pantaleo: vino di spiccata personalità, ottenuto dalla vinificazione in purezza dell’antico vitigno autoctono Greco, coltivato nell’omonima località del comprensorio di Cori

Ilirio CORI DOC:  llirio, caratteristica collina del comprensorio corese, si distingue per terreni argillosi e ben strutturati e per l’eccezionale esposizione solare che si combina positivamente a una buona escursione termica scaturita dalle fresche correnti di aria discendenti dai Monti Lepini. Simbiosi terreno-clima e una attenta e scrupolosa vinificazione danno origine a questo vino armonico e delicatamente fruttato

Puntinata: vino ottenuto dalla vinificazione in purezza dell’inconfondibile Malvasia  Puntinata così chiamata per il puntino nero che contraddistingue gli acini in maturazione. Colore giallo paglierino, naso sul registro fruttato. Bocca fresca e sapida

Castore: vino di raffinata eleganza che racchiude in se la terra di origine, prende il nome dai mitici Dioscuri cui è dedicato l’antico tempio di Castore e Polluce i cui resti imponenti arricchiscono il patrimonio archeologico di Cori. Ottenuto dalla vinificazione in purezza del Bellone. Basse rese per ettaro e una accurata vinificazione originano un vino fragrante e delicatamente fruttato

Brut : Spumante Brut, ottenuto dalla vinificazione in purezza del Bellone da una ventennale ricerca e sperimentazione scaturisce l’ottenimento di uno spumante di altissima qualità e spiccata piacevolezza

Korì Brut : Metodo Classico Ottenuto dalla vinificazione in purezza del Bellone, è prodotto con il tradizionale metodo classico e affinamento a contatto con i lieviti per un minimo di 36 mesi

Solina: vendemmia tardiva, un vino dolce ottenuto da grappoli di Bellone del Lazio provenienti da vigneti vecchi di 40 anni. Le uve vengono lasciate appassire in pianta sotto l’effetto del sole autunnale per poi essere vendemmiate alla fine di novembre. Fermenta e si affina in botti per 12 mesi

Sito Web: Cincinnato

Foto: Cantina Cincinnato
Foto: Cantina Cincinnato
Foto: Cantina Cincinnato
Foto: Cantina Cincinnato
cincinnato-vini

La Cantina “Marco Carpineti”

Appartenente alla famiglia Carpineti da diverse generazioni, dal 1986 è Marco che, spinto da autentica passione e dal desiderio di vivere in un ambiente intatto, ne prende in mano le redini e ne fa un’azienda modello e al momento in piena espansione. Il cambiamento più rilevante è stato senza dubbio l’adozione nel 1994 dei metodi di agricoltura Biologica, frutto della volontà di realizzare prodotti veramente sani.
Attualmente l’azienda si estende per circa 52,5 ettari, di cui 41 coltivati a vigneto e 11,5 a uliveto. La scommessa, che si sta dimostrando vincente, punta su alcuni vitigni sconosciuti, che solo questo territorio ha conservato come un tesoro nascosto. Vitigni a bacca bianca da sempre coltivati sono il Bellone, l’Arciprete Bianco (biotipo del Bellone) e due varietà di uva Greco, dette in loco Moro e Giallo, quasi scomparse nel territorio. Quelli a bacca rossa sono il Nero buono di Cori, il Montepulciano e il Cesanese.

Le uve Greco Giallo e Greco Moro vengono utilizzate, dall’azienda agricola biologica Marco Carpineti, per produrre una fra le più caratteristiche etichette lepine: il Moro, un vino dall’aspetto aristocratico. Nel 2005, la WINE International, la prestigiosa rivista enologica britannica, lo ha messo nella sua tradizionale classifica annuale al primo posto fra i vini bianchi prodotti in Italia, attribuendogli un punteggio altissimo: 95/100. Un vino morbido al palato con note di erbe e di fiori di campo. Un carattere speziato con un bouquets esotico, asciutto ed armonico, profumo di muschio e mandorle. Una nota di liquirizia finale lo caratterizza.
In passato, accompagnava le gustose merende dei contadini, ora, oltre ad essere abbinato a tutti i prodotti di stuzzichini, fa bella figura anche accanto a piatti ricercati per via, appunto, del suo aspetto aristocratico

I Vini:

Collesanti: Da un piccolo appezzamento di terra, dal cuore della nostra prima Tenuta, rinasce il COLLESANTI BELLONE. Colore cristallino, profumi delineati di frutta e fiori bianchi, spiccata mineralità ed intensa sapidità raccontano la storia di un’uva, il Bellone, vitigno autoctono da sempre coltivato a Cori. Il tipo di terreno, l’esposizione e la fermentazione naturale

Campolemole Bianco: E’ il Bellone, vitigno autoctono da sempre coltivato nella ridente e rigogliosa campagna Corese, a caratterizzare il CAPOLEMOLE BIANCO. La cedevole buccia si apre ad una poderosa polpa, consistente quanto le mura ciclopiche poste a protezione dell’antica città di Cori e gentile nel donare originali profumi. Gli Stessi sinceri profumi che un tempo, durante il periodo della vendemmia, scorrevano tra le ciottolose vie del paese, abili narratori della maestria di uomini sapienti e passionali: i contadini

MoroSi narra che a Cori, fin  dall’antichità,  si coltivassero  due varietà di Greco: il “ Moro” e il “ Giallo”, appartenenti alla famiglia  del Greco Bianco.  Varietà scomparse a causa  della scarsa  produttività  e difficoltà nella coltivazione, che noi,  supportati anche dalla maestria e  dall’ esperienza dei vecchi contadini, abbiamo riscoperto, riprodotto e coltivato. Gli acini verde scuro del Greco “Moro” vengono raccolti e selezionati nelle prime ore del mattino e  macerati a freddo. L’intero processo è testimonianza del perfetto connubio tra tradizione e capacità d’innovazione

N: NZÙ nasce dalla storia di antiche terre, ben più antiche della fondazione di Roma. NZÙ nella lingua locale significa “ insieme”. Come nell’antica Roma, da uve Bellone, dal lavoro con i cavalli, dalla fermentazione naturale e affinamento in anfore di terracotta. NZÙ come racconta la sua etichetta, collega come una linea senza discontinuità la certezza ed il vigore del passato con un “ antico futuro” sostenibile. “ Insieme “ tutte testimonianze di una storia antica e attuale

Tufaliccio: Vino rosso d’annata, proveniente da uve Montepulciano e Cesanese, porta il nome della zona di origine delle uve, caratterizzata da un terreno vulcanico ricco di scheletro, in particolare tufo. Questo luogo, tutt’ora, sembra voglia narrare le gratificanti fatiche svolte dai nostri avi che con la loro passione, impegno ed incessante lavoro fisico hanno permesso di plasmare questi terreni composti da grandi blocchi di tufo e renderli lavorabili, adattabili alle esigenze d’un tempo e alle opportunità d’oggi

Campolemole Rosso: La robustezza del Montepulciano, l’originalità del Nero Buono di Cori e in piccola percentuale l’eleganza del Cesanese, contribuiscono a formare il CAPOLEMOLE ROSSO. L’esposizione dei vigneti a sud-ovest ad un’ altitudine che varia da 250 a 350 metri s.l.m., permette alle uve di giungere a maturazione in differenti periodi e di acquisire un carattere diverso di anno in anno. Al termine della fermentazione le masse vengono assemblate e seguono maturandosi in legni di diverse capacità per un periodo di 12 mesi

Ludum: I migliori grappoli di uva Arciprete, appena dorati del sole, vengono recisi e lasciati sulla pianta ad appassire al fine di aumentare la concentrazione di zuccheri, aromi ed estratti. A metà Novembre, l’uva raccolta a mano viene pressata sofficemente , il mosto ottenuto fermenta lentamente e sosta per 12 mesi in botti di rovere

Sito Web: Marco Carpineti

Foto: Cantina Marco Carpineti
Foto: Cantina Marco Carpineti
Vigneto
Foto: Cantina Marco Carpineti
Vigneto Foto: Cantina Marco Carpineti
Foto:  Cantina  Marco Carpineti
Foto: Cantina Marco Carpineti