Parco Regionale

Parco Regionale dei Monti Lepini

Il tema del Parco Regionale dei Monti Lepini è in fase di discussione presso il Consiglio regionale e rappresenterà quella che si potrebbe definire, utilizzando un concetto  semplice, “la chiusura del cerchio”. L’istituzione del Parco favorirà l’implementazione di politiche per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, passando dagli attuali interventi, attuati con logiche necessariamente settoriali, a logiche di sistema. Strategicamente si potrà puntare sulla interconnessione delle politiche rivolte alle parti del nostro territorio più ricche di naturalità con le più generali politiche territoriali improntate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.  Il Parco non è un isola ma un sistema aperto. La tutela della biodiversità è un obiettivo primario che può essere colto con più efficacia con l’idea forte del sistema ambientale che restituisce unitarietà all’intero biotopo naturale dei Monti Lepini.  Già con la discussione della proposta di Legge Regionale  si è aperta la fase di costituzione e, dunque, del coinvolgimento della popolazione residente e delle forze economiche e sociali per una programmazione della gestione delle emergenze naturali attenta alle esigenze di chi vive e lavora nel territorio del Parco.  I Lepini sono senza dubbio uno dei siti di maggiore interesse naturalistico dell’Appennino, gli scenari sono sicuramente tra i più belli del centro Italia. Per le sue originali caratteristiche geologiche, per le sue emergenze botaniche e faunistiche, per la sua produzione tipica viene spontaneo pensare che si tratta di uno dei luoghi più vocati all’istituzione di un’area protetta. Nei decenni trascorsi una visione, allora egemone nella cultura ecologista, tutta fondata su forme di tutela basate unicamente su misure di vincolo ha frenato l’istituzione del Parco. Quell’approccio non poteva assicurare un percorso equilibrato e condiviso di sviluppo eco-sostenibile da parte della comunità del Parco che risultava diffidente ad ogni proposta calata dall’alto.

Le misure di tutela, per essere efficaci, devono essere accompagnate da forme di gestione attiva, che coinvolgano il tessuto sociale presente sui Monti Lepini. Così si creeranno le giuste premesse per riappropriarsi del valore storico-antropologico ed identitario oltre che scientifico del nostro territorio. L’auspicabile processo di democrazia partecipata mette in condizione tutti i cittadini di diventare i principali interpreti dell’idea di sviluppo fondata sulle risorse ambientali e culturali locali.

L’area protetta sui Lepini assicurerà la protezione e la conservazione degli ambienti naturali, promuoverà interventi di riqualificazione ambientale, tutelerà le caratteristiche d’insieme del paesaggio, promuoverà attività di ricerca scientifica e di educazione ambientale, regolamenterà la fruizione del territorio e valorizzerà il patrimonio storico architettonico.  Il Parco, dunque, sarà lo strumento  definitivo utile alla crescita socio-economica dei Monti Lepini e coerente ad un irrinunciabile processo di sviluppo sostenibile.