Blog Single Post

Flying in the Sky – Il volo del falco pellegrino

flying-in-the-sky-700x321

Il “Flying In the Sky” è la ZipLine più lunga e veloce del mondo inaugurata a settembre del 2014 che consente di provare l’esperienza del volo in tutta sicurezza.

Questa struttura è costituita da un cavo d’acciaio sorretto da due piloni lungo 2.225 metri sospeso ad un’altezza massima di 310 metri dal suolo il cui dislivello è di 350 metri.

A differenza di altri sistemi quali deltaplano, parapendio ecc, la ZipLine di Flying in the Sky è alla portata di tutti in quanto non necessita di particolari abilità o preparazione.

Si parte da Rocca Massima, piccolo borgo medievale in provincia di Latina a quota 730 metri s.l.m. dove si viene imbragati ed appesi ad un carrello che corre libero sulla ZipLine godendo dell’ebbrezza del volo ed ammirando uno straordinario panorama che spazia dalle coste laziali ai colli albani fino ai monti abruzzesi.

Il percorso attraverserà vasti uliveti e zone carsiche planando fino alle pendici del Monte S. Angelo, culla del Falco Pellegrino, un rapace che vive e nidifica in questa zona al cui volo si ispira proprio il Flying In The Sky che regala la sensazione unica di sentirsi un falco che si lancia in picchiata.

Si arriva dopo un volo lungo più di 2 km ad una velocità media che supera i 110 km/h con un picco massimo che si avvicina ai 172 km/h in località Le Feora a quota 380 metri s.l.m. immersi in un piacevole giardino di ulivi dove al ristoro Bar Mario si attende la navetta che vi riaccompagna al punto partenza.

L’ esperienza con  Flying in the Sky è una di quelle che non si dimenticheranno mai nella vita.

Il Flying In The Sky ci dona una piacevole sensazione liberatoria stando sospesi a centinaia di metri d’altezza, sfrecciando a tutta velocità riuscendo a superare i 150 km/h.

Caratteristiche percorso

Lunghezza: 2225 metri

Altezza massima: 310 metri

Quota di partenza: 730 metri

Quota di arrivo: 380 metri

Velocità massima: 172 Km/H

Dettagli

PARTENZA

La rampa di lanco dal quale partirà il volo di Flying in the Sky.

Il volo partirà ad una quota di 730 metri raggiungendo una velocità massima di discesa di 172 Km/h.

Durante la discesa la velocità media sarà di 110 Km/h.

ARRIVO

La rampa di arrivo dopo un volo di 2225 metri al termine del volo per fermarsi in tutta sicurezza.

La quota di arrivo è di 380 metri, raggiungendo un altezza massima di 310 metri da terra.

Prenota il volo suhttps://flyinginthesky.it/it/

PERCORSO DEL FLYING IN THE SKY (E 10km colore verde e in fase di approvazione percorso CAI)

Questo percorso inizia da piazza Largo Secondo Mariani, conduce verso la stazione di partenza del Flying in The Sky, la fine aerea più lunga d’Europa e la più veloce al mondo con i suoi 172hm orari. Da qui ci si incammina sull’antica strada che collegava Rocca Massima con Giulianello ed è possibile scorgere grossi gradoni e mura di contenimento realizzate a secco. La via conduce ad una cona, Cona Vecchia costruzione tipo grotta in cui i pastori e i viandanti erano solito rifugiarsi a causa delle intemperie o per ripararsi dal sole estivo e trovare un po’ di ristoro. All’interno della cona vi è il libro “In vetta al mondo” di Daniele Nardi, l’alpinista di Sezze morto sul Nanga Parbat. Da Cona Vecchia inizia un breve tratto ripido che l’escursionista, seguendo i vari segni disposti sulle pietre, riesce tranquillamente a percorrere fino ad arrivare ad una recinzione provvista di un rudimentale cancelletto realizzato con dei paletti di legno e filo spinato da aprire e chiudere con un cappio di filo di ferro. Ci si immette di nuovo sulla stradina sterrata e dopo aver attraversato la strada provinciale si arriva alla seconda cona detta Cona Pezza Santissima dal nome della zona. Seguendo il viottolo ci troviamo ad attraversare di nuovo la provinciale per immergerci nella frazione di Rocca Massima, il Boschetto, zona di campagna. Lungo questa strada ci sono numerose abitazioni spesso con il forno a legna esterno poiché qui ancora si è soliti fare il pane in casa, ci sono alberi di castagno, numerosi orti ben curati e spesso ai margini della strada ci sono bellissime piante di rose. Segnaliamo la presenza di un grosso albero di quercia con sedute realizzate con tronchi di albero sotto la cui ombra è un idillio ristorarsi. Si incontra gente del posto a lavoro soprattutto durante la raccolta delle olive prodotto su cui si basa l’economia del paese, nel mese di ottobre è un via vai di trattori carichi di uva e a volte la generosità degli abitanti dona al viandante frutta in abbondanza (ciliegie, prugnette e fichi). Lungo la strada troviamo la fonte di Mazza Barile, luogo in cui anticamente si venivano a lavare i panni e le donne riportavano a casa l’acqua nelle conche di rame tenute in perfetto equilibrio sulla testa sopra di un panno arrotolato a cerchio. Questa fonte si trova esattamente a 3,9km dalla nostra partenza. Proseguendo si giunge alla stazione di arrivo del Flying In The Sky in cui vi è una zona ristoro (4,50km). Qui ci troviamo alle pendici di monte Sant’ Angelo (693m) zona in cui facilmente si può avvistare il falco pellegrino, l’upupa e bellissimi gufi. Inoltre si può godere l’entusiasmante arrivo di coloro che effettuano il volo e di una meravigliosa vista di Rocca Massima e delle splendide montagne che la circondano. Tornando leggermente indietro sulla strada percorsa, incontriamo un bivio in cui il cartello “ Percorso del Flying in The Sky: ritorno per Rocca Massima” ci suggerisce che la nostra escursione volge quasi al termine. Seguendo la stradina Via Nova, per un breve tratto cementata e poi sterrata, giungiamo alla terza cona, Cona Capo la Mora, originariamente dedicata alla Madonna del Buon Consiglio di Genazzano che gli abitanti di Rocca Massima erano soliti onorare con un pellegrinaggio a Genazzano passando al ritorno per Artena dove si andava a far visita e a pregare nella chiesa di Santa Croce. Il Maestro Augusto Callegari da sempre innamorato di Rocca Massima ha voluto arricchire la cona con un suo prezioso dipinto dedicato a Maria SS. della Pietà, quadro commissionato dalla famiglia di Fulvio Liberati scomparso in un tragico incidente sul lavoro. Qui vi è un’altra fonte di acqua (7,41km). La zona che si attraversa è caratterizzata da bellissime vallate e numerosi pascoli. L’arrivo a Rocca Massima è a seconda dell’orario annunciato dall’odore del pane appena sfornato poiché arriviamo in paese proprio sbucando accanto al forno a legna di Rocca Massima sulla sinistra e a destra abbiamo i giardini con zona in ombra grazie alla presenza di grossi pini e alberi di visciole. I giardini sono attrezzati con tavolo, panche e fontanella di acqua potabile. Ricordiamo, poco prima di giungere nella piazza da cui si è partiti, di notare la grossa quercia sulla sinistra che gli abitanti chiamano la “Cercia de Sa’ Rocco”, quercia centenaria dalle poderose radici, aggrappata al suolo con magnificenza, essa è simbolo di forza, coraggio, dignità,  virtù e perseveranza: è il monumento naturale di Rocca Massima assieme a grosso leccio di piazza Largo Secondo Mariani.

flying-in-the-sky1
flying-in-the-sky2

0 Comment