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Sermoneta: Libri alla Loggia

Quando:
30 ottobre 2020@17:00–19:00 Europe/Rome Fuso orario
2020-10-30T17:00:00+01:00
2020-10-30T19:00:00+01:00
Dove:
Sermoneta
Loggia dei Mercanti
Costo:
Gratuito
Contatto:
Prenotazioni
3386108996

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STORIE, RADICI E COMUNITA’
Un viaggio nella storia e nelle storie del nostro territorio

16, 23, 30 e 31 Ottobre
LOGGIA DEI MERCANTI, SERMONETA

UNA RASSEGNA SU STORIE, RADICI E COMUNITA’ LOCALI

Si intitola “Libri alla Loggia” e prenderà il via venerdì 16 ottobre la rassegna letteraria promossa dal Comune di Sermoneta, ideata dal sindaco Giuseppina Giovannoli e diretta da Dario Petti, responsabile della casa editrice Atlantide di Latina. Nel sottotitolo “Storie, radici, comunità” è chiarito lo scopo della manifestazione, ovvero la narrazione della storia delle comunità locali, nell’intento di riannodare i fili tra le generazioni, far maturare la coesione sociale, il senso civico e l’amore per i luoghi in cui si vive conoscendone le vicende che li hanno caratterizzati. Un’occasione per una passeggiata nello splendido borgo medievale di Sermoneta, a cominciare dal luogo che ospiterà la rassegna, “La loggia dei Mercanti”, elegante struttura del XV secolo, per socializzare in amicizia e in sicurezza secondo le attuali normative anti-covid. Una manifestazione patrocinata dal Comune e che rientra tra quelle della rassegna “L’autunno delle meraviglie” della Regione Lazio, in collaborazione con l’Istituto comprensivo statale “Lelia Caetani” di Sermoneta e Norma e con la Atlantide editore. Una serie di presentazioni di libri che si snoderanno tra il 16, 23, 30 e 31 ottobre. Si inizierà dunque il 16 ottobre alle ore 17:00 con il volume a cura di Giancarlo Onorati “È inutile più sperare. La storia di Margherita Bondì, Silvana e Raffaele Milano nella tragedia della Shoah italiana” sulla vicenda di Margherita Bondì e la sua famiglia, donna di religione ebraica nata a Sezze nel 1897, tra le vittime dei campi di concentramento nazista di Auschwitz. Onorati, docente di storia e filosofia presso il liceo “Pacifici – De Magistris” di Sezze, insieme agli studenti del laboratorio storico del liceo ha ricostruito la sua storia attraverso una ricerca che li ha condotti negli archivi di Sezze, Latina, Roma, Modena e Milano. Il giorno non è scelto a caso, il 16 ottobre del 1943 a Roma scattò nel ghetto ebraico il tristemente noto rastrellamento operato dall’esercito tedesco che portò alla deportazione di oltre 1.000 cittadini ebrei. La stessa Loggia dei Mercanti è collocata dove c’è la porta d’ingresso dell’antico ghetto di Sermoneta, aggiungendo particolare suggestione all’evento. Insieme all’autore interverranno il sindaco Giuseppina Giovannoli, Caterina Vitelli, tra gli studenti del laboratorio storico e il moderatore Dario Petti.

Alle 18:00 sarà la volta di Massimo Porcelli, ex ufficiale, oggi in pensione, della Marina militare col grado di Contrammiraglio, con il libro “Mia indimenticabile consorte… Dall’epistolario di un Soldato di Bassiano. La Grande Guerra dei Bassianesi”. L’autore attraverso, le lettere spedite dal fronte, racconta la vicenda della famiglia contadina bassianese di Venanzio Porcelli che vide partire per la Grande Guerra quattro dei cinque figli maschi. Tre di essi  caddero in combattimento tra cui Antonio, pastore, nonno dell’autore. Proprio il 16 ottobre del 1917 Antonio, pochi giorni prima di perdere la vita nella disfatta di Caporetto, scrisse l’ultima lettera alla sua amata consorte, dopo avere appreso di aspettare da lei un nuovo figlio che non vedrà mai. È soprattutto attraverso le lettere che quest’ultimo spediva dal fronte, conservate dai familiari per un secolo, che  il nipote realizza un affascinate affresco dei fanti contadini lepini mandati nelle trincee, una storia emblematica della popolazione italiana e lepina dell’epoca.

Durante ogni presentazione sarà presente uno stand di libri del territorio.
Per prenotazioni rivolgersi al 3386108996.

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IL 16 OTTOBRE….LE STORIE UMANE E DI UN TERRITORIO NELLA GRANDE STORIA

Il 16 ottobre del 1943 a Roma, tra le vie del ghetto, scattò il rastrellamento ad opera dell’esercito nazista. Margherita Bondì, donna di religione ebraica nata a Sezze nel 1897, riuscì a sfuggire in un primo momento alla follia della Shoah ma fu raggiunta pochi mesi dopo e terminò i suoi giorni ad Auschwitz. Giancarlo Onorati con gli studenti del laboratorio storico dell’ISISS “Pacifici-De Magistris” ha ricostruito la sua vita.

Il 16 ottobre del 1917 dal fronte il pastore bassianese Antonio Porcelli, pochi giorni prima di perdere la vita nella disfatta di Caporetto, scrive l’ultima lettera alla sua amata consorte, dopo avere appreso di aspettare da lei un nuovo figlio che non vedrà mai. Massimo Porcelli, attraverso l’epistolario del nonno durante la Grande Guerra, restituisce un affresco sulla vita dei fanti contadini dei Monti Lepini mandati in trincea.

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23 Ottobre

La storia raccontata ai ragazzi, venerdì al Giardino degli Aranci a Sermoneta.
-Chi era la principessa Lelia Caetani che da’ il nome alla scuola elementare e media di Sermoneta e Norma? Che legame c’è tra lei e il Campus Internazionale di Musica che si tiene nel Castello Caetani? Ce lo racconteranno Clem Art Clementina Corbi autrice del libro “Con gli occhi di una donna. Lelia Caetani storia di una principessa” e Tiziana Cherubini del Campus Internazionale di Musica.
– C’erano i dinosauri a Sermoneta e sui Monti Lepini? Dove vivevano? Cosa mangiavano? Cos’è la grotta Guattari al Circeo, perché è così importante? Ne parleremo con Marco Mastroleo autore di “Storie di pietra ed acqua. La preistoria nell’agro pontino”. Atlantide editore.

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IL 23 OTTOBRE…LA SCUOLA

Nel centro storico di Sermoneta, a due passi dal Castello Caetani, c’è un’elegante struttura turistica chiamata “Aurora Medieval House”. Nel libro di Giorgio Maulucci vi è un capitolo intitolato “Aurora tuonante”. Non è una coincidenza di nomi, si tratta della stessa persona, ovvero Aurora Raponi, Fiaschetti da nubile, storica “bidella” sermonetana del liceo scientifico “Majorana” di Latina, sin da quando nacque la scuola nel 1975. Quella di Sermoneta è la sua casa che oggi i figli hanno trasformato in un’affascinante Guest House, in un paese gioiello dei Monti Lepini, da sempre scenografia a cielo aperto per set cinematografici e non solo. Perché la scuola non è composta solo da dirigenti, docenti e studenti, ma anche di quei lavoratori che oggi si chiamano “collaboratori scolastici”. Come racconta Maulucci nel suo libro, Aurora era un “Personaggio chiave per presenza e imponenza scenica, insuperabile “popolana” di rango – da “Oro di Napoli” (G. Marotta) – intelligente e capace, in molti frangenti intuitivamente più lungimirante o penetrante di certi insegnanti. Negli anni al “Majorana” Aurora è stata la mia alleata, per meglio dire, l’assistente o il supporto necessario, spesso, risolutore”. Col “viandante” preside Maulucci parleremo anche di lei, di scuola di ieri e di oggi, di studenti, di pendolarismo lepino, di cinema, teatro, cultura in terra pontina e in Italia.

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